Principali tipologie di lampadine differenziate a seconda dell’attacco

Classificazione delle lampade secondo l’attacco della lampadina

tipologie lampadine

Caratteristiche di durata delle differenti tipologie di lampadine e consumo medio

tipologie di lampadine differenziate per attacco

Temperature del colore delle lampade

Partiamo subito partendo in ordine cronologico, dalla prima versione di lampada fino ad arrivare alle più innovative di questi anni.

Lampade ad incandescenza

La prima tipologia di lampadina prodotta è sicuramente la lampada ad incandescenza, composta da un filamento di tungsteno che si illumina appena viene scaldato attraverso l’energia elettrica.

Sarà sostituita attorno ai primi anni del 1950 dalla tipologia alogena. La lampada ad incandescenza possiede un colore di luce detto caldo, con spettro simile all’arancione, corrispondente a 2700K.

Questa tipologia possiede una bassissima efficienza luminosa se si pensa che solamente il 5% dell’energia elettrica viene trasformata in luce, mentre il restante 95% viene utilizzata per la produzione di calore. Per questo motivo questo tipo di lampada si surriscalda eccessivamente e richiede tantissima potenza per poter illuminare stanze di medie dimensioni.

Dal 2012 gli stati membri dell’Unione Europea hanno messo al bando questo tipo di illuminazione che verrà sostituita da altre forme e sistemi più tecnologici.

Lampadine alogene

L’alogena venne inventata poiché la tipologia ad incandescenza aveva un breve durata di vita, una bassissima efficienza energetica così venne completamente rimpiazzata dalla versione alogena.

Si tratta principalmente di un filamento in tungsteno racchiuso in un corpo in vetro con all’interno un gas inerte ed ha una resa pari a circa 25 lumen per watt, contro i 15 lumen per watt di un incandescente. Sono di dimensione più contenuta.

Inizialmente le lampade alogene avevano 2 problematiche comuni:

  • 1) Eccessivo surriscaldamento della lampadina che venne risolto installando una protezione in vetro che circondava la lampada in maniera che il calore fosse contenuto
  • 2) Eccessiva emissione di Uv, ovvero i raggi ultravioletti infrarossi, per i quali venne inventato uno speciale schermo che rifletteva la luce disperdendo allo stesso tempo i dannosi raggi uv, i cosiddetti faretti dicroici.

Vennero impiegate principalmente per l’illuminazione di attività e luoghi pubblici come ad esempio vetrine di negozi, musei, studi e salotti, soprattutto nella versione IRC che garantiva un’ulteriore risparmio energetico rispetto la versione standard.

Nelle alogene troviamo 3 ulteriori distinzioni che possiamo raggruppare qui sotto:

1) Alogene 6V, 12V e 24v con trasformatore: queste lampadine necessitano di un alimentatore che converte la corrente in ingresso a 230v trasformandola a 6V, 12V e 24V.
In questa categoria possiamo trovare sia le lampade dotate di riflettore e quelle senza riflettore definite a capsule, che trovano spazio soprattutto nell’illuminazione d’atmosfera. La potenza massima disponibile è di 100 watt.
2) Alogene 230V: il grande vantaggio è che possono essere collegate direttamente alla corrente elettrica 230V senza il bisogno di utilizzare trasformatori. Posso essere sostituite come alternativa alle vecchie incandescenti oppure se sono di tipologia lineare devono essere inserite negli appositi portalampada dotati di vetro frontale oppure con riflettore.
3) Alogene IRC:  un’ulteriore tipologia sono le IRC(infrared coating) a basso consumo e con una durata nettamente superiore rispetto alle versioni tradizionali, ovvero 5000 ore di funzionamento.
Fanno parte delle alogene a basso tensione(da 6 volt a 24 volt) quindi come la prima versione necessitano di un alimentatore per poter funzionare correttamente.
Vengono installate all’interno di un riflettore che recupera il calore emesso dalla lampada, questo richiede un minor sforzo da parte della lampada per raggiungere la temperatura ideale di funzionamento e quindi un minor consumo energetico.

Se confrontiamo le alogene IRC con le tradizionali possiamo ottenere un maggior numero di vantaggi ad esempio:

  • Risparmio di energia elettrica;
  • Minore dispersione di calore che favorisce una minor consumo energetico;
  • Maggior durata 2000 ore nelle versioni standard e fino 5000 ore IRC, una volta che il bulbo sarà esaurito potrai vederlo dal leggero annerimento del tubo in vetro;
  • Flusso più potente rispetto le incandescenti e più stabile;
  • Rapidissimo raggiungimento della massima potenza luminosa;
  • Possono essere accese e spente senza alcun problema;
  • Misure e dimensioni ridotte;
  • Buona resa cromatica(CRI);
  • Ampia gamma di forme e attacchi;
  • Facilità di smaltimento in bidone dell’indifferenziata;
  • Perfette per illuminare aree circoscritte, localizzate e per creare ottime atmosfera o per funzione decorativa;
  • Efficienza luminosa 25 volte superiore rispetto le incandescenti in termini di potenza(lumen/watt);
  • Possibilità di dimmerare la potenza luminosa;
  • Prezzo conveniente.

Per quanto riguarda invece gli svantaggi:

  • Alta emissione di calore che richiede riflettori appositi;
  • Altissima fragilità;
  • Trasformatore necessario in versioni da 6 volt, 12 volt e 24 volt;
  • Efficienza luminosa a parità di potenza molto ridotta rispetto altre tipologie più innovative.

Lampade Fluorescenti

Proseguendo la storia sull’evoluzione della lampadina, dopo le alogene vengono ideate e successivamente prodotte le lampade a fluorescenza compatta(dette anche Cfl), queste ultime garantiscono una gamma di vantaggi ancora superiore, scopriamo quali.

Le lampade fluorescenti, molto simili alle lampade agli ioduri metallici o a quelle a scarica hps, sono composte da un rivestimento esterno in vetro che contiene al suo interno delle polveri dette appunto fluorescenti e uno strato di gas ai vapori mercurio a bassa pressione che al passare della corrente questo vapore si trasformerà in luce.

L’emissione della luce in questo caso viene definita indiretta poichè non viene sprigionata dal gas ma dal materiale fluorescente della quale è composta, che determina anche il colore della luce, calda o fredda.

Per poter funzionare correttamente è necessario produrre una scarica interna generata dagli elettrodi posti sulle estremità della lampada.

La corrente elettrica derivante dal nostro impianto elettrico attraverserà inizialmente il trasformatore posto sulla base della lampada, generando poi successivamente una scarica che permetterà l’illuminazione della nostra stanza grazie alle radiazioni luminose emesse dal gas.

Esistono 2 versioni di reattore:

Alimentatore tradizionale: in questo caso è necessario collegare anche uno starter che aiuterà al corretto riscaldamento degli elettrodi che genereranno successivamente la scarica elettrica.
Elettronico: in questo caso lo starter non serve. Durata della lampada maggiore rispetto alla tipologia tradizionale.

A differenza dei modelli ad incandescenza otterremo differenti vantaggi come ad esempio:

  • Durata di vita superiore;
  • 70% in più di risparmio energetico;
  • Adatte ad illuminare ambienti interni ed esterni;
  • Possibilità di accenderle e spegnerle frequentemente.

Per trattare l’argomento in maniera completa possiamo distinguere questo tipo di illuminazione in 2 categorie ulteriori.

Lampade a fluorescenza tubolare neon

Sono lampade fluorescenti prodotte in versione lineare(T8-T5) e in versione circolare(le famose circoline G10q).

La luce emessa da queste lampade è possibile sempre tramite il sistema trattato precedentemente nella guida, con la differenza che le polveri che rivestono questi modelli sono definite polveri standard, quindi più economiche e di qualità luminosa inferiore e talvolta sgradevole.

I modelli neon contengono all’interno il gas neon mentre le fluorescenti compatte contengono mercurio.

Non sono adatte ad illuminare ambienti domestici ma vengono scelte per illuminare attività commerciali, industrie, garage, parcheggi e altri ambienti esterni.

Esistono 2 tipi di polveri di rivestimento:

  • Trifosforo: in questo caso è maggiore la resa luminosa mentre la tonalità di luce è simile alle lampadine ad incandescenza.
  • Pentafosforo: in questo caso invece è migliore l’indice di resa cromatica CRI ma la resa luminosa sarà nettamente inferiore(sarà necessario installare più lampade rispetto alle versioni in trifosforo ma la luce sarà molto gradevole).

Scopriamo i vantaggi delle fluorescenti tubolari neon:

  • Resa luminosa 5-10 volte superiore alle incandescenti considerando i lumen/watt(da 50lm/w a 140lm/w);
  • Fino 10.000 di durata ovvero 10 volte superiore ai modelli ad incandescenza. Attendi almeno 15 minuti fra uno spegnimento e accensione successiva per prolungare la vita del tubo.
  • Colori della luce e degli oggetti illuminati molto più gradevoli rispetto ai modelli ad incandescenza(CRI > 85);
  • Accensione/spegnimento istantaneo. Ottime dove vi è la necessità di un utilizzo prolungato senza troppe accensioni e spegnimenti.
  • Necessitano di un alimentatore e starter per poter accendersi correttamente;
  • Dimmerabili dal 10% al 100% se collegate ad un varialuce;
  • Necessitano di smaltimento in apposite sedi per la presenza di mercurio;
  • Differenti tonalità di colore di luce(luce calda, fredda e neutra);
  • Spesa molto ridotta per montaggio e installazione;
  • Calore prodotto dalle lampade quasi totalmente assente;
  • Adatte ad attività aziendali, capannoni, scuole;
  • Curiosità: Se utilizziamo il gas neon e applichiamo un altissimo voltaggio in volt per alimentarlo la luce risulterà brillante.

Fluorescenti compatte Cfl

Le famose lampade a basso consumo o a risparmio di energia sono la miglior scelta se hai deciso di utilizzare questo tipo di lampada.

La durata di vita è nettamente superiore rispetto ai modelli ad incandescenza, garantiscono un ottimo risparmio di energia e un’ottima efficienza luminosa in termini di colore e tonalità luminosa.

Solitamente il trasformatore è già incluso nel passo della lampada mentre altre volte è necessario acquistarlo separatamente e come nel caso precedente può essere sia elettronico, sia tradizionale.

E’ possibile sostituire le vecchie lampadine ad incandescenza con questo tipo poichè l’attacco può essere E27 oppure E14.

Costano di più rispetto alle vecchie incandescenti mentre lo spettro di luce emesso è differente, anche se si sta cercando sempre più di uniformarle.

Riepilogando vediamo ora le caratteristiche e vantaggi:

  • Efficienza luminosa in termini lm/watt da 4-8 volte superiore rispetto ai modelli ad incandescenza(50lm/watt fino 80lm/watt);
  • Durata di vita fino 10 volte superiore, ovvero fino 10.000 ore di funzionamento. Limita l’accensione e spegnimento della luce per prolungarne la vita o attendi almeno 15 minuti fra la prima accensione e la successiva;
  • Accensione istantanea.
  • CRI superiore a 80 quindi i colori della stanza saranno riprodotti con naturalezza e la luce sarà gradevole;
  • Disponibile con alimentatore integrato oppure con alimentatore esterno + starter(tradizionale e elettronico).
  • Perfette per illuminazione interna e esterna dove si necessita di un utilizzo prolungato senza troppe accensione e spegnimenti. Molto utilizzate in attività commerciali, mercato all’aperto ed anche per impiego casalingo e residenziale.
  • Non dimmerabili;
  • Smaltimento in apposite sedi per la presenza di mercurio al loro interno.
  • Disponibili in differenti colorazioni con luce calda, neutra o fredda.
  • Bassa produzione di calore difatti non vi sono rischi di scottature se dovessi toccarle involontariamente;
  • Basso costo per l’acquisto della lampada e anche per il montaggio/predisposizione;
  • Sensibili alla temperatura;
  • Più ingombranti rispetto le altre tipologie.

Lampade ad induzione magnetica

Questo tipo di lampada funziona in maniera simile ai modelli fluorescenti ma anzichè utilizzare gli elettrodi per riscaldare il gas presente all’interno, utilizzano il principio dell’induzione magnetica, ionizzando il gas fluorescente.

Venne ideata da Nikola Tesla e consiste in un bulbo di vetro dove all’interno viene generato un campo magnetico che genererà la scintilla necessaria per il corretto funzionamento.

Sono un’ottima scelta quando si necessita di una fonte di illuminazione con potenze superiori a 150-200w di potenza, poichè il led risulterebbe essere troppo costoso.

Ecco tutti i vantaggi:

  • Durata fino 100.000 ore di funzionamento;
  • Accensione e spegnimento immediato
  • Decadimento dell’efficienza luminosa molto lento, dopo 90.000 ore si abbasserà la resa di appena 20%.

Lampade agli ioduri metallici

Questo tipo contiene al suo interno alogeni e alogenuri, vengono chiamate anche lampade mh.

Necessitano di un alimentatore ballast per il funzionamento, che deve essere pari alla potenza del bulbo che si intende utilizzare.

Sono molto utilizzate per l’illuminazione esterna di fabbriche, capannoni, aziende, palchi e altri locali dove è necessario avere a disposizione una luce molto forte e una buona resa cromatica.

Tutti i tipi di LED

Certamente una delle ultime novità e la miglior scelta quando si decide di sostituire la vecchia illuminazione di casa o lavoro.

I led denominati Light Emitting Diodes, diodi che emettono luce, impiegati dapprima per le spie dei televisori, telecomandi e tantissimo altro sono oggi impiegati anche per illuminare le nostre stanze in casa o a lavoro, per lampade omologate auto e moto, per illuminazione pubblica e tanto altro.

Queste sono alimentate attraverso un circuito elettronico che regola e calibra la giusta tensione in volt necessaria ai led, in questo caso l’energia elettrica viene convertita per il 50% in luce e il restante 50% in calore, difatti queste lampade anche dopo svariate ore di funzionamento restano fredde al tatto senza mai surriscaldarsi(radiazione infrarossa).

Attraverso il movimento degli elettroni interni in un materiale semiconduttore questi dispositivi permettono l’illuminazione delle nostre camere, studi, stanze e tantissimo altro.

Per quanto riguarda la durata in ore i led possiedono un notevole vantaggio, difatti a contrario dei modelli ad incandescenza che una volta esaurito il filamento cesseranno di funzionare completamente, questi hanno una progressivo calo di luminosità che si abbassa di appena 20-30%, trascorse ovviamente le 50.000 h o 100.000 h stimate di funzionamento ovvero quasi 11 anni di funzionamento continuo per l’interno giorno(si ha invece una perdita del 3% sulla potenza dopo le prime 3000 ore di utilizzo).

Dopo che le 100.000 h saranno trascorse assisteremo ad un calo che potrebbe essere compreso fra 50-70% a seconda della marca acquistata.

Come unico svantaggio potrebbe esserci quello relativo al prezzo che verrà comunque ammortizzato in una durata molto longeva.

I vantaggi di questa tipologia rispetto a quelle viste precedentemente all’interno della guida sono molteplici, possiamo riassumerli nella lista che segue qui sotto:

  • Risparmio oltre 90% rispetto a modelli ad incandescenza;
  • Durata di vita da 50 a 100 volte superiore rispetto ad incandescenza e fino 10 volte rispetto ai modelli fluorescenti (50.000 h – 100.000 ore);
  • Disponibili in differenti colori di luce ma anche tantissime forme e misure;
  • Altissima resa cromatica con IRC compreso fra 90 a 95;
  • Altissima efficienza luminosa, questo è davvero il grandissimo vantaggio, potrai acquistare una lampadina con potenza 10 volte inferiore rispetto ad incandescenza, quindi se prima montavi una lampada con 40w potrai sostituirla con una led da 5 watt. Sono le più luminose a parità di watt assorbiti;
  • Ottima resistenza a colpi e urti;
  • Impatto ecologico e ambientale molto ridotto poichè non sono presenti gas al suo interno e nemmeno altri prodotti nocivi.

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