Quando abbiamo parlato del triangolo dell’esposizione, abbiamo visto quali elementi determinano la quantità di luce che entra nella fotocamera (l’esposizione, appunto).

Abbiamo anche visto che, nei modi di scatto automatici e semiautomatici, la macchina fotografica è in grado di aiutarci nel calcolo della corretta esposizione.

Ma anche nel modo manuale la macchina fotografica deve essere in grado di dirci se la combinazione di ISO, tempo di esposizione e apertura che stiamo usando ci sta portando a un’esposizione corretta. Per riuscire a fare queste cose, la fotocamera deve essere in grado di misurare la luce, di misurare l’esposizione.

La macchina fotografica, quindi, è dotata di sensori (l’esposimetro, principalmente) e di algoritmi che le permettono di valutare la luce che entra dall’obiettivo, ossia la luce riflessa dalla scena inquadrata. Nelle moderne fotocamere digitali, i modi di misurazione dell’esposizione più consueti sono tre:

  • misurazione matrix (o valutativa),
  • misurazione media pesata al centro (o ponderata al centro),
  • misurazione spot.

Nel resto dell’articolo, vedremo il loro funzionamento e quando è indicato usarli.

Come per altri articoli su questo blog, le informazioni che potrai leggere ti saranno utili se possiedi una reflex digitale o una fotocamera bridge (una digitale più avanzata). Le compatte di più basso livello, probabilmente, non vi daranno la possibilità di selezionare la modalità di misurazione dell’esposizione.

Misurazione matrix

Si tratta della modalità di misurazione dell’esposizione più diffusa sulle attuali macchine fotografiche.

In questa modalità, l’esposizione viene calcolata tenendo in considerazione la gran parte della scena inquadrata. Inoltre, a seconda dell’algoritmo impiegato, quindi a seconda di marca e modello della macchina fotografica, possono essere considerati altri fattori quali i colori, la distanza dal soggetto messo a fuoco, ecc.

Quando usarla: L’aspetto principale da tenere in considerazione, è che l’esposizione calcolata dipenderà dalla scena nel suo complesso.

Perciò la misurazione matrix è utile in tutte le situazioni in cui non c’è un estremo contrasto tra il primo piano e lo sfondo. Sostanzialmente, come sostengono anche molti fotografi e autori esperti (ad esempio Bryan Peterson, autore di Understanding Exposure), questa modalità di misurazione dell’esposizione va bene nel 90% dei casi.

Infatti, si tratta della modalità di misurazione predefinita in pressoché tutte le macchine fotografiche digitali di recente produzione.

Misurazione media pesata al centro

Questa modalità di misurazione era molto diffusa sulla macchine fotografiche reflex un po’ di tempo fa. Essa considera l’intera scena, ma dà maggiore priorità alla zona centrale.

Come si può leggere da molte fonti, nonostante questa modalità sia ancora presente in moltissime macchine fotografiche (se non tutte), è stata pressoché superata e sostituita dalla misurazione Matrix.

Quando usarla: la maggior priorità data alla porzione centrale della scena implica che questa modalità di misurazione vada usata quando il soggetto principale si trova al centro dell’inquadratura ed è presente uno sfondo eccessivamente chiaro (eccessivamente luminoso), che porterebbe la misurazione matrix a sottoesporre il primo piano.

Ovviamente, è possibile impiegarla anche quando il soggetto principale non è posizionato centralmente. In questo caso è necessario portarlo in mezzo l’inquadratura, misurare, bloccare l’esposizione e poi ricomporre la scena.

Misurazione spot

Una variante di questa modalità è la misurazione parziale, in cui l’area utilizzata per il calcolo dell’esposizione è più ampia, attorno al 10%. La misurazione spot calcola l’esposizione in una piccola area circostante il punto di messa a fuoco(per questo spot, punto in inglese). L’estensione di quest’area è pari a circa il 3% dell’intera scena inquadrata.

Siccome il punto di messa a fuoco può essere spostato, la misurazione spot non richiede di posizionare al centro il soggetto in primo piano.

Uno svantaggio della misurazione spot è che le ridotte dimensioni dell’area di misurazione possono rendere talvolta difficile il calcolo dell’esposizione. Per ovviare a questo, se la macchina fotografica e la scena inquadrata lo permettono, si può provare la misurazione parziale.

Quando usarla: ci sono alcune situazioni in cui la misurazione spot può diventare veramente indispensabile.

Generalmente, si tratta di situazioni in cui il soggetto principale della foto è in forte contrasto con una porzione molto più (o molto meno) luminosa dell’immagine.

Un esempio comune è quello di un ritratto in cui la luce proviene dalle spalle del soggetto inquadrato. In casi come questo, è molto utile impiegare la misurazione spot, o parziale, e posizionare precisamente il punto di messa a fuoco sul soggetto.

Conclusioni

Oltre alle tre elencate, esistono altre modalità di misurazione dell’esposizionemeno comuni, da usare in situazioni particolari.

Inoltre, può succedere che, a seconda del produttore e del modello di macchina fotografica , la stessa modalità di misurazione dell’esposizione abbia un nome diverso. Per evitare ambiguità è sempre meglio riferirsi al manuale della fotocamera.

Tieni inoltre presente, che, finchè utilizzi i modi di scatto automatici, non ti sarà possibile cambiare modalità di misurazione dell’esposizione. Tutti i modi non automatici invece lo permettono.

Per fortuna, come scrivevo sopra, gli algoritmi per la misurazione matrix al giorno d’oggi sono molto efficaci, perciò questa modalità è la migliore nella stragrande maggioranza dei casi.

Quando però ti trovi in una situazione in cui il soggetto in primo piano, dopo un po’ di tentativi, risulta inevitabilmente sotto esposto (ovvero troppo scuro), allora prova a ricorrere alla misurazione spot o parziale.

Come sempre, se qualcosa non è chiaro, non esitare a chiedere nella sezione dei commenti.

Letture ulteriori

Un post molto articolato su un blog italiano, che tratta anche altre modalità di misurazione dell’esposizione: Tecnica fotografica: Otturatore, tempi ed esposizione.

La pagina di Wikipedia, in inglese, sulle modalità di misurazione dell’esposizione: metering modes.

 

Articolo tratto da: https://www.fotocomefare.com/modalita-misurazione-esposizione/