I power bank sono delle batterie portatili che permettono di ricaricare dispositivi come smartphone, tablet e in alcuni casi perfino notebook (se equipaggiati con porte in formato USB-C) in qualsiasi luogo e qualsiasi circostanza. Possono essere di varie dimensioni, capacità e colorazioni e possono includere una o più porte USB per la ricarica dei dispositivi.

  • Come scegliere un power bank
    • Capacità
    • Forma, dimensioni e peso
    • Porte e potenza
    • Supporto QuickCharge
    • Indicatori LED e torcia
  • Quale power bank comprare
    • Miglior power bank economico (max 20 euro)
    • Miglior power bank di fascia media (20-40 euro)
    • Miglior power bank di fascia alta (oltre 40 euro)

 

Come scegliere un power bank

Come appena accennato, i power bank si possono distinguere per capacità, dimensioni, peso e numero – nonché tipo – di porte integrate.

 

Capacità

La capacità dei power bank si calcola in milliampere/ora (mAh), proprio come quella delle batterie di smartphone e tablet. Ma cos’è un milliampere/ora?

Il milliampere/ora è la millesima parte di un ampere/ora, l’unità di misura che viene usata per indicare il numero di ampere (che è l’unità di misura dell’intensità di corrente elettrica) che passa attraverso un dispositivo ogni ora.

Chiaro questo concetto base, per individuare il power bank più adatto alle tue esigenze devi scoprire qual è la capacità della batteria che intendi ricaricare, quindi della batteria del tuo smartphone o del tuo tablet: si tratta di un valore che puoi trovare facilmente effettuando una ricerca su Google. Attenzione però, il numero di mAh indicato nei power bank non va rapportato direttamente a quello delle batterie di smartphone e tablet, in quanto viene espresso quasi sempre sulla base di una tensione di 3.7V, che è il voltaggio della batteria, e non sulla tensione di 5V, che invece è il voltaggio usato per la ricarica di smartphone, tablet e altri device.

In poche parole, se trovi un power bank da 10.000 mAh e il tuo smartphone ha una batteria da 3.000 mAh, non potrai fare tre ricariche complete del device, ma di meno (poco più di due). Dal valore dei mAh di un power bank devi sempre togliere un 20-30% per ottenere la capacità reale di quest’ultimo. Per essere ancora più precisi, per scoprire il “vero” amperaggio di un power bank devi calcolare 3.7 * [numero dei mAh] / 5. In questo otterrai un valore di mAh “compatibile” con quello del tuo smartphone o del tuo tablet e quindi potrai orientarti meglio nell’acquisto del power bank.

In alcuni casi, la capacità dei power bank viene espressa in watt-ora (Wh). Per ricavare il valore di Wh compatibile con quello di smartphone e tablet, bisogna dividere il valore per 5 (cioè 5V): [numero Wh]/5.

Purtroppo i produttori di power bank non sempre indicano se la capacità delle loro batterie viene espressa sulla base di una tensione di 3.7V o sulla base di una tensione di 5V. Per risolvere questo dubbio, bisogna informarsi autonomamente leggendo recensioni online, commenti degli utenti ed effettuando ricerche online su siti terzi.

Ovviamente, a una maggiore capacità dei power bank equivale anche un allungamento dei tempi di caricamento di questi ultimi, quindi se acquisterai un power bank molto capiente preparati a spendere tanto tempo per caricarlo!

 

Forma, dimensioni e peso

I power bank possono avere diversi form factor: ci sono quelli a forma di rossetto, quelli rettangolari spessi poco più di una carta di credito, quelli più robusti e capienti che potremmo definire come delle “scatolette”, e l’elenco potrebbe andare avanti a lungo. Devi solo scegliere in base alle tue preferenze.

Il discorso è diverso per quanto concerne peso e dimensioni. Come facilmente intuibile, i power bank più grandi e più pesanti sono quelli che permettono di dare una carica maggiore ai propri dispositivi. Questo significa che se hai bisogno di un power bank da usare in viaggio (o comunque in situazioni in cui starai molto a lungo senza la disponibilità di prese elettriche), devi mettere da parte la portabilità, la leggerezza e devi pensare unicamente al numero dei mAh: potresti aver bisogno di effettuare più cariche complete a smartphone e tablet, e questo è fattibile solo con batterie dall’amperaggio elevato.

Se, invece, hai bisogno di una batteria da tenere sempre in tasca per dare una “botta di vita” ai tuoi device nelle situazioni d’emergenza, tralascia pure il numero dei mAh e acquista un power bank estremamente compatto e sottile da tenere nella tasca dei pantaloni senza fastidi.

Tieni in considerazione anche i materiali costruttivi e la resistenza del power bank ad acqua, urti e polvere. Se ti trovi spesso in situazioni “estreme” o che, comunque, possono risultare pericolose per la salute dei dispositivi elettronici, acquista un power bank rivestito in modo tale da resistere a cadute in acqua, schizzi, cadute e quant’altro.

Nelle situazioni estreme (o in banali campeggi) possono tornare utili anche i power bank a energia solare, i quali includono dei pannelli solari grazie ai quali riescono a ricaricarsi senza l’ausilio della presa elettrica. In maniera molto lenta, ma ci riescono!

 

Porte e potenza

Come detto anche in precedenza, i power bank possono essere equipaggiati con un numero variabile di porte. Quelli con una porta sola permettono di caricare un solo dispositivo alla volta, quelli con più porte permettono di ricaricare più dispositivi alla volta, ma ci sono anche tante altre differenze di cui bisogna tener conto.

Innanzitutto, bisogna dire che le porte possono essere di input o di output: quelle di input permettono di caricare il power bank stesso. Quelle di output, invece, sono quelle a cui bisogna collegare i dispositivi da ricaricare (smartphone, tablet ecc.).

Bisogna poi fare i conti con il formato delle porte. La maggior parte dei power bank offre porte di tipo USB A (quindi di tipo USB standard) attraverso le quali ricaricare i più comuni modelli di smartphone e tablet. Poi ci sono le porte microUSB, che spesso vengono usate per la ricarica dei power bank stessi, e le porte USB Type-C, che invece vengono usate per ricaricare alcuni modelli di smartphone, computer portatili (es. i MacBook) e console per videogiochi (es. Nintendo Switch) di ultima generazione.

È bene sottolineare che computer portatili e console per videogiochi possono richiedere una grande quantità di energia, pertanto sono compatibili solo con i power bank più capienti e solo quando si utilizzano cavi adeguati. Per quanto riguarda i notebook, ad esempio, la ricarica vera e propria avviene solo se il computer è spento. Se il computer è acceso, il power bank fa in modo che la batteria del computer si scarichi un po’ più lentamente, ma non la ricarica. Ciò detto, non c’è nessun problema nell’acquistare un cavo da USB-C ad USB-A e nel caricare un dispositivo USB-C con un power bank che dispone solo di porte USB-A.

Un capitolo a parte meritano le porte Lightning di Apple, che non servono per ricaricare iPhone e iPad (quelli si possono ricaricare normalmente con qualsiasi porta USB in formato standard) ma, se presenti, permettono di ricaricare il power bank usando lo stesso cavo utilizzato per gli iDevice (quindi inserendo la presa Lightning nel power bank e la presa USB che c’è sull’altro capo del cavo nel caricatore collegato alla presa elettrica).

Prima abbiamo accennato all’energia erogata dal power bank. Ebbene, devi sapere che ciascuna porta di un power bank può erogare un quantitativo di energia differente. Questa energia viene misurata in Ampere (A) e influisce sui tempi di caricamento dei dispositivi. Ad esempio, ci sono porte da 1A che caricano i dispositivi a una certa velocità e porte da 2.1A o 2.4A che caricano i dispositivi in maniera più rapida, in quanto riescono ad erogare un quantitativo maggiore di energia verso questi ultimi.

Affinché la ricarica sia effettivamente più rapida, però, anche il dispositivo di destinazione deve essere compatibile con il livello di potenza del power bank. In altre parole: se hai uno smartphone che supporta la carica fino ad 1A e lo colleghi a una porta da 2.1A o 2.4A, non si caricherà più velocemente perché assimilerà energia sempre a 1A (e questo gli permetterà anche di non danneggiarsi, in quanto limiterà automaticamente il quantitativo di energia da assorbire e non andrà a sovraccaricare la batteria). Al contrario, se hai uno smartphone che supporta la carica a 2.1A o 2.4A e lo colleghi a una porta 1A, si la carica sarà più lenta di quella fornita dal caricatore standard del telefono.

Altra cosa importante da sapere è che nei power bank equipaggiati con più porte, se si utilizzano due o più porte in contemporanea, la potenza complessiva di output viene suddivisa tra queste ultime. Ciò significa che se compri un power bank in grado di erogare una potenza complessiva di 4A e colleghi ad esso più dispositivi in contemporanea, l’energia verrà suddivisa tra le varie porte (es. 2A su due porte o 1A su quattro porte).

Per quanto concerne i sovraccarichi, non ti preoccupare: ormai tutti i power bank dispongono di un sistema di sicurezza che interrompe l’erogazione di energia in caso di sovraccarico o cortocircuito. Inoltre il rischio di sovraccarichi è molto limitato in quanto i power bank riescono a “riconoscere” automaticamente i device collegati alle loro porte ed erogano un quantitativo di energia adeguato alla loro ricarica senza mai superarlo.

 

Supporto QuickCharge

Rimanendo in tema di energia erogata, ti segnalo che se hai uno smartphone Android dotato di tecnologia QuickCharge di Qualcomm e vuoi ricaricarlo alla massima velocità possibile, devi acquistare un power bank dotato del supporto a tale tecnologia.

Non sai di cosa sto parlando? In questo caso non dovresti aver bisogno di un power bank con supporto QuickCharge. In ogni caso si tratta di una tecnologia proprietaria di Qualcomm (nota azienda produttrice di processori per smartphone) che, tramite un sistema di voltaggi e amperaggi dedicati gestiti dal processore, permette un caricamento molto veloce del telefono.

È bene sottolineare che esistono più generazioni di QuickCharge (es. QuickCharge 3.0 e QuickCharge 2.0), quindi cerca di acquistare un power bank in grado di sfruttare appieno la generazione di QuickCharge disponibile sul tuo smartphone. Se hai dubbi circa la generazione di QuickCharge usata dal tuo smartphone, acquista un power bank che supporta la versione più recente di questa tecnologia: la retro-compatibilità con le versioni precedenti è sempre garantita.

 

Indicatori LED e torcia

Un dettaglio a cui non tutti pensano ma che può rivelarsi fondamentale nell’utilizzo quotidiano di un power bank è la presenza di un indicatore LED per conoscere il livello della carica residua. Soprattutto nei power bank più capienti, sapere il livello di carica residua può essere importante, quindi un indicatore LED è proprio quello che ci vuole.

Altra caratteristica che può avere la sua utilità è la torcia, che molti power bank integrano e permettono di usare sfruttando la carica residua presente nella batteria.

 

Quale power bank comprare

A questo punto dovresti avere le idee abbastanza chiare su come valutare le caratteristiche tecniche di un power bank. Direi, dunque, di non perderci più in chiacchiere e di vedere, insieme, quali sono le batterie portatili più interessanti del momento. Scommetto che non faticherai a trovarne qualcuna adatta a te!

 

Miglior power bank economico (max 20 euro)

Aukey Caricatore Portatile USB-C 5.000 mAh

Miglior power bank

I power bank in formato “rossetto” sono l’ideale per chi ha bisogno di una batteria compatta e leggera da usare nei momenti d’emergenza. Tra questi ti segnalo il power bank Aukey da 5.000 mAh (capacità calcolata su una tensione di 5V) che dispone di una sola porta USB di tipo C che eroga 3A in output e si ricarica a 2A. Misura 111 x 30 x 30mm per 130g di peso e include anche un indicatore LED per lo stato della carica.

Anker USB PowerCore 5.000

Miglior power bank

Se il tuo smartphone non ha una presa USB Type-C ma una presa USB standard (USB di tipo A), puoi acquistare l’Anker USB PowerCore 5000, un altro power bank in formato rossetto da 5.000 mAh che, a differenza di quello Aukey, ha una porta USB standard a 2A e una porta separata (microUSB) per la propria ricarica. È lungo appena 10 cm e largo 3. Dispone anch’esso del LED per la carica residua.

Kinps power bank da 10.000 mAh

Miglior power bank

Se 5.000 mAh ti stanno stretti, puoi prendere in considerazione un power bank in formato più standard come questo Kinps da 10.000 mAh (capacità calcolata su una tensione di 5V), il quale dispone di due porte USB che erogano 2A se usate singolarmente e 3.5A se usate in contemporanea, più una porta micro-USB per la ricarica e un LED con l’indicatore della carica residua. Pesa 220 grammi ed è grande all’incirca quanto un iPhone 7 o 8.

Anker PowerCore 10.000

Miglior power bank

Anker è una delle migliori aziende produttrici di power bank al mondo. I suoi prodotti forse non sono economici come quelli di altre aziende ma, come si suol dire, la qualità si paga! Tra i suoi prodotti più interessanti c’è l’Anker PowerCore 10.000, un power bank da 10.000 mAh (capacità calcolata su una tensione di 5V) equipaggiato con una porta USB di output che eroga fino a 2.4a e una porta micro-USB di input per la carica. Supporta le tecnologie proprietarie Anker PowerIQ e VoltageBoost che regolano automaticamente l’energia da erogare ai dispositivi, garantiscono una carica molto veloce (sebbene non ci sia, in questo modello, il supporto alla tecnologia QuickCharge di Qualcomm) ed evitano i sovraccarichi. Da segnalare anche la presenza di un LED per verificare lo stato della carica residua.

RAVPower power bank 10400 mAh

Miglior power bank

RAVPower è un’azienda che propone ottimi power bank a prezzi piuttosto contenuti. Tra i suoi prodotti più interessanti c’è questa batteria da 10.400 mAh che è resistente ai graffi, dispone di due porte USB che erogano 4.5A complessivi (2A o 2.5A singolarmente) e una porta micro-USB di input da 2A. Misura 140 x 56.8 x 22 mm e dispone di LED per la carica residua. Da sottolineare la presenza di tecnologie come quella iSmart che rileva il tipo di dispositivo in carica e ne regola in maniera intelligente l’alimentazione in modo da rendere la carica più veloce.

Anker PowerCore Slim 5000

Miglior power bank

Se i power bank in formato “rossetto” non sono di tuo gradimento ma non vuoi rinunciare a una batteria di riserva compatta e leggera da portare sempre con te, dai un’occhiata alla Anker PowerCore Slim 5000 da 5.000 mAh che è più leggera e sottile di un iPhone e quindi si tiene comodamente in tasca. Dispone di una sola porta USB di output attraverso la quale si riesce a caricare un iPhone 6s per due volte, un iPhone 6s Plus per 1 volta e un Galaxy S7 per una volta. Dispone anche di LED per la carica residua e di porta micro-USB di input.

Power bank solare Hiluckey 10.000 mAh

Miglior power bank

Come accennato anche nella parte iniziale del post, esistono dei power bank che si possono alimentare, oltre che con l’energia elettrica di casa, con il sole. Tra i modelli di questo tipo c’è anche il power bank solare di Hiluckey che ha una capacità di 10.000 mAh e dei pannelli solari che permettono di caricarlo quando ci si trova all’aperto. Dispone di due porte USB di output: una da 1A e una da 2.1A, più una porta USB di input da 1A. Ovviamente non mancano la torcia integrata e i LED che indicano la carica residua.

Coolreall power bank 20.000 mAh

Miglior power bank

Stai cercando un power bank dall’amperaggio molto elevato ma non vuoi spendere più di 20 euro? Allora credo che dovresti orientarti verso questo modello da 20.000 mAh prodotto da Coolreall, il quale dispone di tre porte USB da 2.1A che permettono di ricaricare un iPhone circa 8 volte, un Galaxy Note circa 5 volte e un iPad Mini 3 volte. Non mancano, poi, una porta micro-USB per la ricarica della batteria stessa, i LED per la carica residua e vari sistemi per la gestione dell’energia. Esteticamente non è il massimo, è piuttosto pesante, ma fa bene il suo lavoro e, soprattutto, costa poco per l’amperaggio che ha.

 

Miglior power bank di fascia media (20-40 euro)

Xiaomi Mi Power Bank 2 10.000 mAh

Miglior power bank

Anche se è conosciuta principalmente per i suoi smartphone, in realtà il colosso cinese Xiaomi produce anche tanti altri dispositivi tecnologici. Tra questi ovviamente non mancano le batterie portatili, come la Xiaomi Mi Power Bank 2 da 10.000 mAh (capacità calcolata su una tensione di 3.85 V) che misura appena 130 x 71 x 14,1 mm e ha una sola porta USB di uscita con una capacità di erogazione di 2.4A. La ricarica del power bank avviene tramite classica porta micro-USB da 2A. È disponibile in varie colorazioni.

Aukey power bank 10.000 mAh

Miglior power bank

Aukey è un’azienda cinese molto apprezzata su Amazon (e altri store online) per la sua vastissima produzione di dispositivi tecnologici dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Tra i suoi power bank più riusciti c’è questo modello da 10.000 mAh (capacità calcolata su una tensione di 5V), che ha due porte USB di uscita da 1A e 2.1A e una porta micro-USB di ingresso da 2.1A. Misura 90 x 80 x 22 mm e dispone anche di LED di indicazione della carica residua.

Anker PowerCore 13000

Miglior power bank

Come facilmente intuibile, si tratta della versione potenziata del power bank che abbiamo analizzato in precedenza. Ha una capacità di 13.000 mAh (capacità calcolata su una tensione di 5V) e dispone di due porte USB di output che erogano fino a 2.4A per porta o 3A complessivi. Non mancano nemmeno le “solite” tecnologie PowerIQ e VoltageBoost per l’erogazione della carica giusta al massimo della velocità possibile e il LED per la carica residua.

Aukey power bank 20.000mAh

Miglior power bank

Questo è uno dei power bank più venduti su Amazon, nonché uno dei power bank più interessanti dell’attuale catalogo Aukey. Ha una capacità di 20.000 mAh e offre due porte USB di output da 3.4A più una porta micro-USB e una porta Lightning di input per la ricarica. Secondo le stime del produttore, permette di caricare un iPhone Plus fino a 4.5 volte e un iPad Pro da 9,7 pollici fino a 1.5 volte. Ha anche i LED che indicano lo stato della carica

Dodocool power bank 5.000 mAh

Miglior power bank

Questo power bank di Dodocool da 5.000 mAh si distingue per la sua estrema compattezza, per la sua sottigliezza (può essere portato agevolmente nel portafogli) e per il fatto che include un cavo micro-USB estraibile con adattatore Lightning che può essere usato per caricare sia i terminali Android che quelli iOS (a 2A). Ha poi una porta USB esterna che permette di caricare i dispositivi a 2A (1A per porta se usata in contemporanea con il cavo estraibile), un LED per la carica residua e una porta micro-USB di input. Costa leggermente di più rispetto ai power bank formato rossetto con il medesimo amperaggio, ma la sua comodità d’uso e la possibilità di caricare due device alla volta rendono la spesa ampiamente giustificata.

Zendure A2 di 2ª generazione 6.700 mAh

Miglior power bank

Rimanendo nell’ambito dei power bank estremamente compatti, ti segnalo questo Zendure A2 di 2ª generazione che ha un amperaggio di 6.700mAh e una serie di caratteristiche che lo rendono quasi unico nel suo genere. Tanto per cominciare, è realizzato con un materiale antischiacciamento che lo rende estremamente resistente a urti, graffi, cadute e, per l’appunto, schiacciamenti; riesce a mantenere il 95% di carica dopo 6 mesi di inutilizzo; supporta la modalità Pass-through Charging mediante la quale il power bank può passare energia a un dispositivo mentre è esso stesso in carica. Ha una sola uscita, USB standard, da 2A.

Anker Speed 10.000/20.000 QC

Miglior power bank

Un altro power bank di casa Anker, anzi due, visto che è declinato nelle varianti da 10.000 e 20.000 mAh. Conserva tutte le caratteristiche dei modelli analizzati in precedenza, quindi massima affidabilità, tecnologie per la gestione intelligente dell’energia e ottima resistenza fisica, ma a queste aggiunge il supporto alla tecnologia QuickCharge 3.0 di Qualcomm (con la retrocompatibilità per QuickCharge 2.0 e QuickCharge 1.0). Dispone di due porte USB standard per l’output e di una porta micro-USB per l’input. Non manca nemmeno il LED per la visualizzazione della carica residua.

RAVPower batteria impermeabile 10.050 mAh

Miglior power bank

Sei un tipo “spericolato”? Il tuo luogo di lavoro mette a seria prova la salute dei dispositivi elettronici? In questo caso dovresti pensare a un power bank impermeabile come quello proposto da RAVPower, il quale ha la certificazione IP66 relativa alla resistenza ad acqua, polvere e urti e offre una doppia porta USB con uscita 3.4A (2.4A + 1A). Ovviamente non mancano nemmeno la torcia e l’indicatore LED per la carica residua.

RAVPower power bank 12.000/22.000mAh

Miglior power bank

Rimanendo in casa RAVPower, voglio segnalarti anche un power bank compatto disponibile in versione da 12.000 mAh con due porte USB da 3.4A (2.4A per porta) e in versione da 22.000 mAh con 3 porte USB da 5.8A (2.4A per porta), più una porta microUSB di Ingresso da 2.4A. Supporta la tecnologia iSmart 2.0 che distribuisce l’energia elettrica in maniera ottimale tra i dispositivi velocizzandone la carica ed evitando sovraccarichi.

EasyAcc power bank 20.000 mAh

Miglior power bank

Se hai bisogno di un power bank dotato di molte porte USB ma non vuoi spendere una somma superiore ai 30 euro, rivolgiti a questa batteria di EasyAcc che ha una capacità di 20.000 mAh (capacità calcolata su una tensione di 3.7V) e offre ben quattro porte di output. Le porte sono in formato USB standard e assicurano un output complessivo di 4.8A, la porta di input invece carica a 4A. Secondo le dichiarazioni del produttore, può caricare un iPhone fino a 7.5 volte, un Galaxy S6 fino a 5 volte e un iPad Mini circa due volte. Include anche la torcia e il LED per la verifica della carica residua.

Asus ZenPower 10.050mAh

Miglior power bank

Forse non tutti lo sanno, ma anche Asus è entrata nel mercato dei power bank. Ecco infatti l’Asus ZenPower: un power bank da 10.050 mAh dal look molto elegante e compatto (è grande più o meno quanto una carta di credito, anche se molto più spesso), pesa 215g e ha una sola porta USB di uscita a 2.4A. Include anche il LED per lo stato della carica.

 

Miglior power bank di fascia alta (oltre 40 euro)

RAVPower 20.100 mAh Type C Quick Charge 3.0

Miglior power bank

Se vai alla ricerca di un power bank che disponga del supporto alla tecnologia QuickCharge 3.0 di Qualcomm e di una porta USB in formato C, credo che tu l’abbia trovato, e anche a buon prezzo! Questo power bank RAVPower da 20.100 mAh offre, infatti, una porta USB standard da 2.4A, una porta USB standard con QuickCharge (fino a 2.4A) e una porta USB Type-C che può fungere sia da input che da output (3A) per la ricarica dei dispositivi USB-C. Ci sono, poi, la porta microUSB per la ricarica del power bank e il LED per la carica residua.

Imuto X6 Pro 30.000 mAh

Miglior power bank

Anche se proveniente da un brand particolarmente noto nell’ambito delle power bank, questa Imuto X6 Pro da 30.000 mAh è una delle migliori batterie esterne che si possono acquistare sopra i 50 euro. Ha una porta USB standard con supporto QuickCharge 3.9 da 3A, una seconda porta USB standard da 2.4A e una porta USB Type-C che può essere usata sia come input che come output con una capacità massima di 3A. Si può ricaricare anche tramite porta microUSB ed è munita di un display LED che permette di sapere lo stato della carica.

Anker PowerCore+ 20100

Miglior power bank

Questo power bank è uno dei più avanzati disponibili attualmente nel catalogo di Anker. Ha una capacità di 20.100 mAh e offre un set di porte composto da due uscite USB standard che garantiscono un output di 2.4A e una porta USB-C che può essere usata sia come input che come output (3A). L’output complessivo è di 6A. Può essere usata anche per caricare computer portatili con porta USB-C, come i MacBook di Apple, e viene fornita insieme a un cavo da USB-A a USB-C. Come facilmente intuibile, la portabilità non è il suo principale pregio.

RAVPower power bank 27.000 mAh

Miglior power bank

Quello proposto da  RAVPower è un power bank “estremo” dotato di un amperaggio di ben 27.000 mAh e addirittura una presa AC a due poli che permette di alimentare tutti gli apparecchi che richiedono fino a 100W di energia. Non mancano, poi, due porte USB in formato standard da 2.4A e una porta USB-C da 2.4A che permette di caricare anche notebook come i MacBook di Apple. Quasi inutile dire che non è né leggero né compatto e che include un LED per visualizzare lo stato della carica